Le aziende industriali russe della lavorazione del legno chiedono al governo di revocare le restrizioni all'esportazione in Cina

Le aziende industriali della lavorazione del legno russe stanno cercando sostegno a livello governativo per revocare il divieto di esportazione di pellet di legno (cippato e altri pellet combustibili) in Cina. Questo appello arriva in risposta alla chiusura del mercato europeo, che ha portato i produttori russi di prodotti in legno a spostare con successo le loro forniture in Cina. Di conseguenza, la produzione di pellet di legno è diminuita della metà tra gennaio e aprile. Se questa iniziativa sarà sostenuta, i negoziati potrebbero iniziare tra giugno e luglio.

"I trucioli e i fiocchi di legno si stanno accumulando. Non esiste un mercato di vendita stabile per i biocarburanti. La produzione di pellet è stata ridotta al 5-10% della capacità annuale. Possiamo venderli solo sul mercato interno", Dmitry Gvozdev, generale ha detto il direttore di Регион-леса. L'impossibilità di inviare trucioli di legno per la lavorazione ha portato ad un aumento del numero di trucioli di legno nella foresta, il che rappresenta "un certo rischio" in un ambiente a rischio di incendio, ha aggiunto il partecipante al mercato.

A giugno è prevista la 18a riunione del gruppo di lavoro permanente russo-cinese per discutere l'ulteriore sviluppo della cooperazione tra i due paesi nel campo della lavorazione profonda del legno e per attrarre investitori cinesi in Russia. Le aziende del settore della lavorazione del legno sperano di negoziare la revoca del divieto durante l'incontro. Hanno espresso la loro disponibilità a fornire i certificati richiesti e condurre vari test e procedure di approvazione in Cina.

A quel tempo, i fornitori russi hanno cercato di contestare le nuove regole e hanno presentato domande, ma senza successo. E sullo sfondo delle sanzioni, l'apertura del grande mercato cinese è diventata cruciale per i fornitori. Prima dell'inizio del conflitto in Ucraina, il principale mercato di esportazione del pellet russo era l'Europa. In mancanza di grandi mercati di vendita a causa della chiusura dei mercati europei, la produzione di pellet della Russia è diminuita di quasi la metà tra gennaio e aprile a 431.000 tonnellate (nel 2022 del 19,6% a 2 milioni di tonnellate).

In una lettera inviata dal consiglio locale di Arkhangelsk al vice primo ministro Victoria Abramchenko il 7 giugno 2023, tra le altre iniziative, è stata inclusa una richiesta di assistenza per revocare il divieto di esportazione di pellet di legno (pellet da combustibile) in Cina. Il divieto è iniziato nel settembre 2020, quando è stata adottata la legge sull'ambiente sulla prevenzione dell'inquinamento da rifiuti solidi e sul suo controllo. I partecipanti al mercato hanno affermato: "In qualche modo, i pellet sono classificati come rifiuti, mentre si può sostenere che i trucioli di legno possono essere importati in Cina".

Nikolay Ivanov, vicepresidente del gruppo Segezha, vede i pellet di legno come "un'area promettente di cooperazione bilaterale", in cui le fabbriche russe otterranno un mercato stabile e i partner cinesi miglioreranno in modo significativo l'ambiente ecologico delle loro città. I dirigenti dell'azienda hanno affermato: "Se l'iniziativa verrà approvata, le discussioni si svolgeranno probabilmente a luglio su una piattaforma negoziale in Cina".

L'industria russa della lavorazione del legno spera che il governo riconosca l'importanza di revocare le restrizioni all'esportazione di pellet di legno in Cina. Ciò non solo allevierebbe l'eccedenza di trucioli e scaglie di legno, ma fornirebbe anche un mercato stabile e redditizio per i produttori russi. L'apertura dei negoziati e la potenziale collaborazione tra Russia e Cina nel campo della lavorazione del legno potrebbe avere implicazioni economiche e ambientali positive per entrambi i Paesi.

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